Il decondizionamento del corpo e della mente: Il ruolo dello Yoga del Kashmir
Durante il corso della vita, mente e corpo tendono a diventare sempre più condizionati. Questo fenomeno si manifesta in modi specifici: la mente sviluppa risposte programmate agli eventi, mentre il corpo accumula tensioni che limitano la sua libertà di movimento. Queste tensioni, originate nella corteccia cerebrale, riducono progressivamente la morbidezza del corpo e, talvolta, alterano persino la posizione delle ossa.
Ma non è solo il corpo fisico a soffrire. Anche il corpo energetico – il prânâmâyakosha – che media la comunicazione tra mente e corpo, subisce gli effetti dei condizionamenti fisici. Il risultato? Una graduale diminuzione della coscienza corporea, accompagnata da una riduzione della sensibilità e della vitalità.
Decondizionare la mente: diventare testimoni di sé
Per liberare la mente dai condizionamenti, è essenziale sviluppare una consapevolezza chiara e non giudicante. Questo implica osservare il proprio funzionamento, riconoscendo le motivazioni dietro le nostre azioni e notando le reazioni mentali e fisiche agli eventi e alle persone. Diventare testimoni di sé significa accettarsi senza l’urgenza di migliorarsi, ma semplicemente riconoscendo ciò che accade.
Decondizionare il corpo: l'ascolto tattile nello Yoga del Kashmir
Il decondizionamento del corpo trova nel metodo dello yoga del Kashmir un valido alleato. Questo approccio si fonda sull’attenzione al senso tattile, ovvero "ascoltare" il corpo attraverso le sensazioni fisiche. Durante la pratica, si scoprono resistenze e rigidità causate principalmente da tensioni muscolari condizionate, originate dallo stress e dall’attività mentale.
Un utile indizio per riconoscere queste tensioni è osservare le pose yoga che non ci piacciono. Spesso, queste rivelano aree del corpo problematiche o particolarmente tese. Praticando con regolarità, si può iniziare a sciogliere queste resistenze, come un pianista che ripete un concerto fino a padroneggiarne ogni passaggio.
Il ruolo del corpo energetico
La pratica delle posizioni yoga non si limita a liberare il corpo da tensioni. Essa risveglia anche il corpo energetico, che diventa un catalizzatore per il processo di decondizionamento fisico. L’attivazione del corpo energetico rappresenta una chiave fondamentale per raggiungere una condizione di armonia e libertà.
Verso una maggiore vitalità
Il percorso di decondizionamento del corpo e della mente non è solo una pratica fisica ma un viaggio interiore. Attraverso lo yoga del Kashmir, si risveglia una naturale motivazione a sciogliere tensioni e resistenze, riscoprendo la vitalità e la consapevolezza che ci appartengono.
La pratica regolare degli âsana, accompagnata da un ascolto attento del corpo, rappresenta non solo un mezzo per raggiungere il benessere fisico, ma un’opportunità per coltivare una relazione più autentica con noi stessi.
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